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ISOLA - LOCALE -

Innovazione e Sostenibilità nella filiera OlivicoLo-oleariA

fonte di finanziamento: Tipologia di Intervento16.1.2 “Sostegno ai GO del PEI per l’attuazione di progetti di diffusione delle innovazioni nell’ambito del rafforzamento dell’AKIS campano” - Azione 2 “Sostegno ai Progetti Operativi di Innovazione (POI)”

La Campania produce circa il 6% dell’olio extra vergine italiano, su una superficie di oltre 74 mila ettari di cui il 5% circa condotti con metodi di produzione biologica. Il valore complessivo della produzione campana (dati riferiti al 2020) supera i 100 milioni di euro. L’olivo è, inoltre, elemento costitutivo del paesaggio di molte aree regionali, contribuendo a definirne il valore estetico e, quindi, l’attrattività turistica. Per molti territori, inoltre, svolge un ruolo fondamentale nella tenuta dell’assetto idrogeologico e del contenimento dei fenomeni erosivi. Questi pochi elementi servono, da soli, a far emergere, da un lato, l’importanza strategica di questa coltura sotto il profilo socio-economico e, dall’altro, la necessità di mettere a punto strategie innovative e sostenibili per la gestione della filiera olivicolo-olearia. All’interno di questo scenario, il progetto ISOLA ha i seguenti obiettivi:

- la caratterizzazione degli oli ottenuti dalle 5 varietà più diffuse in Regione Campania in relazione a diversi ambienti pedoclimatici, forme di allevamento, gradi di maturazione.

- la valutazione delle performance produttive degli oliveti, ossia l’analisi della variabilità intra- ed inter-oliveto, tramite misure in pieno campo e tecniche di remote sensing.

- la valutazione di cover crops nella gestione dell’oliveto, ossia l’ottimizzazione della scelta di specie botaniche al fine di ottenere coperture efficaci nei diversi ambienti con finalità diverse e/o multiple. 

- Il controllo delle principali avversità entomatiche tramite l’attuazione di disciplinari di produzione sostenibile.

Coming Soon

STRATOS - LOCALE -

SubSTRATi per cOlture Sostenibili

fonte di finanziamento: Tipologia di Intervento16.1.2 “Sostegno ai GO del PEI per l’attuazione di progetti di diffusione delle innovazioni nell’ambito del rafforzamento dell’AKIS campano” - Azione 2 “Sostegno ai Progetti Operativi di Innovazione (POI)”

La tecnica fuori-suolo è in crescita anche in Campania. La scelta dei substrati di coltivazione è un elemento essenziale del fuori-suolo perché dalle loro proprietà dipendono le interazioni che si instaurano con la specie coltivata in termini di relazioni idriche, nutrizionali e fitosanitarie. Tuttavia, nonostante i più diffusi substrati (torba, perlite, pomice, fibra di cocco, lana di roccia e argilla espansa) siano stati caratterizzati rispetto alle loro proprietà chimico-fisiche, l’introduzione di nuove colture e nuove tecniche colturali, la crescente sensibilità verso il recupero di materiali nell’ottica della circolarità e le problematiche legate alla “stanchezza” dei substrati richiedono una rinnovata attenzione a supporto degli agricoltori. L’obiettivo della proposta progettuale è quello di reinterpretare le caratteristiche dei substrati di coltivazione in fuori suolo rispetto a:

1) Efficienza d’uso di acqua e fertilizzanti;

2) Sostenibilità del loro processo produttivo e di riciclo (LCA);

3) Basi agronomiche dei fenomeni di stanchezza;

4) Proprietà funzionali che possano migliorare gli aspetti qualitativi dei prodotti.

I risultati attesi consentiranno al settore dell’orticoltura e ortoflorovivaismo fuori suolo, di effettuare scelte su base scientifica e informata rispetto al substrato più idoneo da utilizzare nel rispetto dei principi fondamentali della sostenibilità.

Coming Soon

SHUI - INTERNAZIONALE -

Soil Hydrology research platform underpinning innovation to manage water scarcity in European and Chinese cropping systems

fonte di finanziamento: H2020- EU, Grant agreement n. 773903

SHui è concepito come un network che integra esperimenti realizzati dai suoi 19 partner (sia accademici sia PMI) tra loro diversi per condizioni ambientali e per sistemi colturali, localizzati nell'UE e in Cina. Si configura, dunque, come una piattaforma in cui far confluire la ricerca più avanzata sulla gestione delle risorse acqua-suolo in condizioni di scarsa disponibilità idrica, al fine di comprendere meglio i collegamenti tra l'idrologia del suolo agricolo e la sostenibilità e per una valutazione sistematica dei metodi di adattamento e mitigazione.

TUVANAC - LOCALE -

Tutela e valorizzazione del capitale naturale e culturale

Fonte di finanziamento: PSR REGIONE CAMPANIA 2014-2020, MISURA 16 Cooperazione, sottomisura 16.5.1 - Azioni congiunte per la mitigazione dei cambiamenti climatici e l'adattamento ad essi e per pratiche ambientali in corso

Il progetto collettivo TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE NATURALE E CULTURALE –TUVANAC, utilizzando una Multi-stakeholder strategy, implementata attraverso la costituzione di un Multi-stakeholder LAB (MSL), ha l’obiettivo di rendere disponibili per le Imprese, per le Organizzazioni istituzionali e no-profit e per tutti gli stakeholder, una piattaforma di dialogo e confronto costante per individuare le strategie più efficaci per la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento agli stessi.

iSQAPER - INTERNAZIONALE -

Interactive Soil Quality Assessment in Europe and China for Agricultural Productivity and Environmental Resilience

fonte di finanziamento: H2020- EU, Grant agreement n. 635750

Il suolo è considerato una risorsa non rinnovabile in quanto, una volta degradato, il ripristino della sua produttività è un processo estremamente lento. Data la sua importanza per l’agricoltura, per gli allevamenti e per la fornitura di servizi ecosistemici, mantenerlo in buone condizioni è di vitale importanza.

Per una corretta gestione dei terreni agricoli è di grande importanza la disponibilità di strumenti scientifici che siano anche facili da applicare e non costosi, finalizzati alla valutazione della qualità e del funzionamento del suolo.

MACSUR - INTERNAZIONALE -

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Knowledge Hub finanziato da FACCE - JPI

Questa azione congiunta riunisce 67 gruppi di ricerca di 17 paesi ed è finalizzata a ottimizzare la conoscenza del legame sicurezza alimentare europea e cambiamenti climatici e a potenziare la capacità di adattamento attraverso il miglioramento della modellizzazione degli impatti dei cambiamenti climatici. Include 3 reti coordinate e integrate su:

1) Colture;

2) Pascoli e bestiame

3) Economia e commercio

Il progetto ha sviluppato un piano di ricerca congiunto

CASCADE - INTERNAZIONALE -

Catastrophic shifts in drylands: how can we prevent ecosystem degradation?

fonte di finanziamento: European Union’s Seventh Framework Programme for research, technological development and demonstration (FP7), Grant agreement n. 283068

Il progetto CASCADE si focalizza su una serie di ecosistemi di zone aride dell'Europa meridionale al fine di meglio comprendere i cambiamenti improvvisi (catastrophic shifts) che potrebbero determinare, in questi ecosistemi, gravi perdite in termini di biodiversità e servizi ecosistemici collegati. Il progetto propone metodologie che consentono di prevedere l’avvicinarsi di questi ecosistemi a soglie critiche. Le previsioni possono essere utilizzate dai decisori politici oltre che dagli utilizzatori del suolo per definire strategie più sostenibili di utilizzo delle zone aride di tutto il mondo.

La ricerca è effettuata in sei aree del Mediterraneo, che vanno dal Portogallo a Cipro.

LEDDRA - INTERNAZIONALE -

Land and Ecosystem Degradation and Desertification: Assessing the Fit of Responses

fonte di finanziamento European Union’s Seventh Framework Programme for research, technological development and demonstration (FP7), Grant agreement n. 243857

LEDDRA propone una valutazione olistica dell’adeguatezza delle risposte messe in atto per contrastare il degrado del suolo e degli ecosistemi e la desertificazione (LEDD). LEDDRA adotta il paradigma dei Complex Adaptive Systems (CAS) e impiega l'approccio ecosistemico, riconosciuto a livello internazionale come appropriato per lo studio olistico delle interazioni uomo-ambiente. Riconoscendo, quindi, che gli uomini sono parte integrante degli ecosistemi e assumendone la reciproca dipendenza, il criterio utilizzato da LEDDRA per valutare le risposte antropiche ai LEDD è verificare se le risposte proteggono e preservano la resilienza socio-ecologica dell'ecosistema analizzato.

DESIRE - INTERNAZIONALE -

Desertification Mitigation and Remediation of Land- a global approach for local solutions, Integrated Project (IP)

Fonte di finanziamento: The Sixth Framework Programme (FP6) CE

Il progetto DESIRE, coinvolgendo 28 partner a livello mondiale, ha sviluppato un approccio utile a definire strategie promettenti di Gestione Sostenibile del Suolo (Sustainable land management - SLM) per contrastare i processi di desertificazione nelle aree aride. Una SLM è una modalità di gestione finalizzata al miglioramento o alla stabilizzazione della produttività agricola, al miglioramento delle condizioni di vita delle persone e al miglioramento degli ecosistemi. Le strategie SLM cercano, quindi, di combinare e ottimizzare gli aspetti ecologici, tecnici, istituzionali, socio-culturali, economici e scientifici collegati alla gestione del suolo in risposta alla desertificazione.

EUREKA - INTERNAZIONALE -

Mediterranean Harmonized Information System for Sustainable Resources Management

Fonte di finanziamento: EU COMMUNITY INITIATIVE PROGRAMME INTERREG IIIB ARCHIMED

Il progetto Eureka è finalizzato alla sistematizzazione dei risultati scientifici ed operativi conseguiti nell’area ARCHIMED relativi alle tematiche che riguardano la gestione sostenibile del territorio ed alla protezione delle risorse naturali. L’HIS, ossia l’HARMONIZED INFORMATION SYSTEM, il principale risultato del progetto, è uno strumento web-based concepito come un archivio digitale dove far confluire, in maniera ragionata, tutti i prodotti realizzati nei paesi del Mediterraneo.

PAL REGIONE BASILICATA - LOCALE -

Piano di Azione Locale per combattere la desertificazione in un’area della Basilicata

Fonte di finanziamento: PSR REGIONE BASILICATA 2007-2013

Il Piano di Azione Nazionale di lotta alla siccità e alla desertificazione (PAN) è il principale strumento individuato dalla Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Desertificazione (UNCCD, 1994) allo scopo d’identificare i fattori che contribuiscono alla desertificazione e delineare le azioni e le misure utili per contrastare il fenomeno.

SCAPE - INTERNAZIONALE -

Soil Conservation and Protection for Europe

Fonte di finanziamento: Università degli studi della Basilicata - Potenza

Un modello bio-economico per simulare il comportamento degli agricoltori in un'area a rischio di desertificazione del Mediterraneo: esigenze di dati e prove empiriche.

POR 2000/2006 - LOCALE -

Sistema Ecologico Funzionale Territo- riale

Fonte di finanziamento: Misura 1.4 del Complemento di Programmazione - Azione A - DGR 2124/06, DGR 1370/07

Progetto sperimentale per la rete ecologica lucana

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